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ll contatto fisico con la borgata ha significato effettuare lunghi sopralluoghi, parlare con chi ci vive, constatare il livello di multiculturalismo e di servizi, percorrerla nelle sue strade, attraversarla nei condomini, scrutarla nel rapporto con gli spazi circostanti, osservarla nei suoi spazi e nei suoi tempi. Il degrado è sì ritratto e anche senza sconti, ma non è l’elemento centrale del racconto: nel mirino sentivo arrivare distinta l’energia espressa dalle opportunità. La domenica invernale, alle prime luci, è un momento di ristoro collettivo. Ed è poi il momento di massima presenza abitativa di quasi tutti gli abitanti della borgata stessa (anche chi appena rientrato dalla notturna visceralità del sabato). Una fase intermedia tra sonno, recupero almeno parziale da stanchezze e tensioni, risveglio e ferite leccate e, se possibile, la predisposizione più indulgente a riesaminare i luoghi e il contesto in cui si vive. Avendo attenzione per se stessi, in fin dei conti. Nel momento di questi scatti, gli antagonismi, i conflitti, i dolori e i razzismi risultano sfocati, persino neutralizzati. Predomina la dignità dei singoli e possibilmente quella collettiva, in un modello abitativo che permane certamente complesso. Esiste, e si è avvertita, un’identità ancora salda, confluente in una somma di esperienze tale da proteggere persino dalle tentazioni fagocitarie della gentrification che ha snaturato altre, vicine periferie. Le fotografie qui raccolte sono tratte da una più ampia ricerca che continua a essere effettuata sul territorio. Esse costituiscono un tributo a chi vive i luoghi ritratti e, al tempo stesso, un invito a non dimenticare e una proposta alla cura di un valore comune.

Borgate

€ 25,00Prezzo
  • Pasquale "Pas" Liguori è originario di Napoli.
    Vive e lavora a Roma dove risiede da molti anni. Consulente aziendale, pratica da sempre la fotografia dedicandosi principalmente all’indagine sulle periferie da un punto di vista tanto urbanistico quanto antropologico e sociale. Il suo lavoro recente nei contesti abitativi di Roma, Napoli e Berlino si focalizza sullo studio dei luoghi e degli assetti territoriali, dove la presenza umana viene raccontata attraverso le sue tracce eloquenti, in un approccio originale a metà tra reportage e ricerca sullo spazio urbano. È autore di saggi riguardanti la riqualificazione delle periferie e la fotografia urbana e sociale.

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